La trasfusione feto-materna è una condizione medica grave che può causare gravi lesioni o la morte del feto a meno che non sia riconosciuta e trattata immediatamente. Consiste nel passaggio di sangue dal feto alla gestante attraverso la placenta. Quando si verifica tale condizione, la perdita di sangue fetale può essere improvvisa o graduale. Una perdita acuta o improvvisa di sangue si tradurrà in un più basso volume di sangue (ipovolemia). Nel tempo, il feto reintegrerà il siero perduto, ma gli altri prodotti del sangue rimarranno esauriti per un periodo di tempo più lungo. Sebbene sia ancora un argomento oggetto di ricerca, la medicina e la scienza non hanno ancora scoperto cosa causi l'emorragia / trasfusione fetale materna o come si manifesti.
Quando si verifica un'emorragia / trasfusione fetale materna durante il terzo trimestre di gravidanza, il primo segno è spesso una piccola quantità di sangue che appare nelle urine. A volte medici e infermieri effettuano la valutazione della gestante ignorando altri segni e sintomi, e diagnosticano un'infezione comune del tratto urinario e la trattano di conseguenza. Quando la diagnosi viene omessa, la paziente viene anche privata della possibilità di ricevere un trattamento adeguato, che di solito è un parto cesareo d'urgenza prima che si verifichi un danno cerebrale. Ci sono alcune comportamenti che una madre incinta, o un membro della famiglia, può fare per aiutare a prevenire diagnosi errate e la mancanza, potenzialmente fatale, di un trattamento adeguato. Innanzitutto, è importante segnalare immediatamente al ginecologo qualsiasi segno di sanguinamento, sia nelle urine che altrove. In secondo luogo, informa il ginecologo di qualsiasi cambiamento nel movimento fetale.
Una madre conosce più di chiunque altro il pattern di movimento del bambino nel grembo materno, e la ricerca medica ha dimostrato che una diminuzione del movimento fetale è uno dei migliori e i primi predittori di problemi della gravidanza. Pertanto, è di vitale importanza segnalare una diminuzione del movimento fetale al ginecologo, indipendentemente dal fatto tale diminuzione sia accompagnata da qualsiasi tipo di sanguinamento. In terzo luogo, se la gestante non può essere valutata al più presto da un ginecologo, è consigliabile che si rechi in un PS ginecologico per la valutazione da parte del personale infermieristico e di un medico. Gli ospedali provvisti di reparto di ginecologia ed ostetricia hanno specialisti addestrati sul posto e apparecchiature di monitoraggio avanzate che possono essere utilizzate per valutare il benessere del bambino. La gestante verrà così collegata ad un dispositivo di monitoraggio fetale elettronico per misurare e valutare il benessere del bambino, compresa la frequenza cardiaca di base.In particolare si valuterà se la frequenza cardiaca sia troppo alta (tachicardia) o troppo bassa (bradicardia) e quale sia la variabilità del tracciato.
Appena acceda in ospedale, la gestante deve ricordare di fornire una cronologia completa delle sue condizioni, compresi eventuali episodi di sanguinamento o diminuzione dei movimenti fetali. Questa informazione è importante affinché le infermiere e i medici possano valutare correttamente le condizioni del bambino.