Quando il gruppo sanguigno della gestante è Rh negativo e quello del feto Rh positivo, l’organismo materno identifica come estranei i globuli rossi del feto, producendo contro anticorpi contro di loro. La condizione risultante può causare gravi lesioni al bambino e ed anche essere causa di aborto spontaneo o di decesso del feto.
Le gestanti Rh negative devono essere sottoposte durante la gravidanza ad un attento monitoraggio: la maggior parte delle complicazioni può essere evitata se il ginecologo è consapevole del problema e lo tratta correttamente. La mancata diagnosi e/o trattamento dell'incompatibilità Rh può, invece, avere conseguenze disastrose e può essere alla base di un'azione legale per risarcimento danni.
I professionisti di GRDLEX hanno un'esperienza pluriennale in richieste di risarcimento per danni causati da errori medici commessi durante la gravidanza ed il parto. Per una consulenza gratuita chiama il 06-90281097.
La causa dell'incompatibilità Rh
Quando un organismo che ha un gruppo sanguigno negativo è esposto a sangue positivo, il corpo inizia a formare anticorpi per creare una risposta autoimmune a ciò che il corpo percepisce come un corpo estraneo nel flusso sanguigno. Nella maggior parte dei casi, l'incompatibilità Rh avviene solo a partire dalla seconda gravidanza, perché l'esposizione al sangue Rh positivo del bambino non si verifica fino al momento del parto. Le gravidanze successive possono essere interessate dalla condizione se la mamma sviluppa gli anticorpi in risposta all'esposizione al sangue del primo figlio e tali anticorpi attaccano il sangue di futuri feti Rh positivi. L'incompatibilità Rh può anche derivare da una delle seguenti cause.
- Esposizione al sangue Rh positivo a seguito di una trasfusione di sangue.
- Aborto precedente di un bambino Rh positivo.
- Emorragia materna fetale durante la gravidanza.
Trattamento e prognosi
Un farmaco chiamato RHOgam viene comunemente prescritto alle madri Rh negative durante la prima gravidanza. Questo farmaco agisce impedendo la formazione degli anticorpi durante o dopo la prima gravidanza, in modo che le gravidanze successive non siano coinvolte. Nel caso in cui l'anticorpo sia già stato prodotto, non vi è alcuna cura per l'incompatibilità Rh e il bambino deve essere strettamente monitorato durante la gravidanza al fine di individuare segni di anemia e di altre complicanze. Molti figli di madri Rh negative presentano anche ittero alla nascita, condizione caratterizzata da un eccesso di bilirubina che, se non tempestivamente trattata, può causare gravi danni cerebrali, paralisi cerebrale infantile o morte.
Nella maggior parte dei casi, la prognosi è molto positiva e se la condizione viene trattata correttamente non c'è motivo di preoccupazione né per la madre né per il bambino. A causa della natura prevenibile delle complicanze associate all'incompatibilità Rh, si ha diritto al risarcimento del danno quando errori di diagnosi e/o di trattamento abbiano determinato lesioni al neonato. Se il bambino è stato danneggiato a causa di complicazioni causate da incompatibilità sanguigna materno-fetale, è importante rivolgersi ad uno studio legale con esperienza in danni da parto per determinare se il danno sia in tutto od in parte causato da colpa medica.
CONSULENZA GRATUITA
Lo studio GRDLEX assiste in tutta Italia famiglie di bambini lesionati da danni da parto attribuibili a colpa medica.
Per una consulenza gratuita contatta GRDLEX con una delle seguenti modalità:
- chiama il 06-90281097 oppure
- compila il modulo online oppure
- scrivi ad [email protected]