Il sangue del cordone ombelicale conservato può essere d'aiuto ai bambini con paralisi cerebrale infantile

Una nuova ricerca pubblicata su Stem Cells Translational Medicine suggerisce che l'infusione di sangue del cordone ombelicale può migliorare la connettività cerebrale e la funzione grosso motoria nei bambini con paralisi cerebrale infantile.

La paralisi cerebrale infantile è un disturbo della funzione motoria che è a volte causato da una lesione avvenuta nel periodo intorno al parto (perinatale), come encefalopatia ipossico-ischemica, emorragia cerebrale o una lesione da compressione del cordone ombelicale.

Attualmente non esiste una cura per la paralisi cerebrale infantile. E' tuttavia in corso una ricerca che si concentra su diversi trattamenti che possono aiutare a invertire il danno cerebrale e migliorare la funzione motoria. Uno di questi trattamenti è la terapia con cellule staminali.

Le cellule staminali possono essere trovate nel sangue del cordone ombelicale. Queste cellule facilitano la riparazione di tessuti e organi danneggiati, incluso il cervello. Ricerche precedenti su modelli animali con danno cerebrale hanno dimostrato che la somministrazione di sangue del cordone ombelicale umano migliora la funzione motoria.

Partendo da tale conoscenza, Jessica Sun e colleghi hanno ipotizzato che l'infusione endovena di sangue cordonale autologo (cioè sangue ottenuto dal proprio cordone ombelicale conservato) potrebbe aumentare le capacità motorie nei bambini con paralisi cerebrale infantile. Sun et al. hanno dapprima dimostrato la sicurezza di questo trattamento in 184 bambini; quindi hanno condotto uno studio comparativo sull'efficacia dell'infusione del sangue del cordone autologo con una procedura placebo.

I soggetti del trattamento sono stati ulteriormente suddivisi in gruppi a basso ed alto dosaggio. Sia i gruppi di trattamento che i pazienti trattati con placebo hanno avuto miglioramenti nella funzione motoria superiori a quelli che ci si aspetterebbero in base al GMFM-66 (una scala per misurare la funzione grosso motoria).

Gli autori osservano che le famiglie che sono interessate a partecipare a sperimentazioni cliniche possono essere fortemente motivate a migliorare le capacità dei loro figli e possono avere maggiori probabilità di avere accesso ad altre importanti risorse, che possono spiegare questi risultati, almeno in parte. I ricercatori hanno trovato una differenza statisticamente significativa basata sul dosaggio.

Un anno dopo il trattamento, il gruppo con alte dosi aveva una migliore funzione motoria e connettività cerebrale completa rispetto al gruppo con basso dosaggio o placebo. Gli autori menzionano, dati i risultati promettenti, sono stati contattati da molte famiglie interessate i cui bambini hanno dovuto purtroppo essere esclusi dallo studio perché il loro sangue del cordone ombelicale non era stato preservato alla nascita.

In futuro, intendono quindi studiare se il sangue del cordone ombelicale di un donatore possa essere anche un trattamento sicuro ed efficace, nella speranza che più bambini possano beneficiare della terapia con cellule staminali.

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