I bambini con encefalopatia ipossico-ischemica (EII) spesso sofforono di problemi respiratori. Per questo motivo, potrebbero richiedere assistenza per la respirazione dopo la nascita. Questa può essere fornita attraverso un'immediata rianimazione o l'assistenza a più lungo termine di acido nitrico inalato, ventilazione ad alta frequenza o ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) (1). Queste pratiche a lungo termine sono comunemente utilizzate per i neonati con EII e ipertensione polmonare persistente.
L'ECMO è un trattamento comune per i bambini con problemi respiratori che utilizza una pompa per far circolare il sangue del bambino attraverso un polmone artificiale per aiutare con l'ossigenazione (2). In tal modo, i trattamenti ECMO consentono al cuore e ai polmoni del bambino di riposare o guarire. L'ECMO ha i suoi rischi, come sanguinamento, infezioni, problemi di trasfusione e formazione di coaguli di sangue. I bambini sottoposti a ECMO di solito hanno un serio bisogno di intervento respiratorio e quindi i benefici dell'ECMO normalmente superano questi rischi.
Il trattamento standard per EII è l'ipotermia terapeutica (IT). L'uso della IT durante l'ECMO sta guadagnando interesse tra i medici, ma non ci sono stati dati sufficienti per supportare l'uso clinico (3). In uno studio del 2017, è stato riscontrato che l'uso combinato di ECMO e IT era associato a un aumento del rischio di emorragia intracranica.
Uno studio appena pubblicato nel 2019 ha cercato di determinare i risultati per i bambini con EII che richiedevano l'ECMO (4). Si è scoperto che, dei 20 bambini che hanno ricevuto terapia ipotermica, il 30% ha sviluppato emorragia intracranica durante l'ECMO e 16 sono sopravvissuti durante la degenza ospedaliera fino alla dimissione. Dei 16 sopravvissuti, 15 fecero una risonanza magnetica; sette avevano una risonanza magnetica normale, tre mostravano segni di emorragia intracranica e cinque avevano lesioni cerebrali. L'uso dell'ECMO in questi bambini con lesioni molto gravi si è dimostrato benefico.
Poiché i medici non si sono sempre sentiti a proprio agio nell'usare l'ECMO con i trattamenti IT, uno studio del 2018 aveva lo scopo di interrogare medici, direttori medici e direttori ECMO in varie strutture negli Stati Uniti e in Canada su questi trattamenti (5). È emerso che il 72% di coloro che hanno risposto al sondaggio ha avviato o indirizzato l'ECMO durante la terapia di raffreddamento per i bambini con EII, il che rappresenta un aumento rispetto a un sondaggio simile condotto nel 2008. Ha anche osservato che i neonatologi erano più propensi dei non neonatologi a utilizzare ECMO, o offrirlo come trattamento, per i bambini con encefalopatia lieve o moderata. Da quando l'ipotermia terapeutica è diventata lo standard di cura per EII, l'uso dell'ECMO è aumentato.
Fonti
- (s.d.). Reperito il 23 Settembre 2020 da https://www.uptodate.com/contents/clinical-features-diagnosis-and-treatment-of-neonatal-encephalopathy
- di Nardo, M. (2020, 30 Marzo). ECMO. Reperito il 23 Settembre 2020 da http://www.ospedalebambinogesu.it/ecmo
- Cashen, K., Reeder, R., & Shanti, C. (2017, 11 Dicembre). Is therapeutic hypothermia during neonatal extracorporeal membrane oxygenation associated with intracranial hemorrhage? Reperito il 23 Settembre 2020 da https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0267659117747693
- Agarwal, P., Altinok, D., Desai, J., Shanti, C., & Natarajan, G. (2019, 6 Marzo). In-hospital outcomes of neonates with hypoxic-ischemic encephalopathy receiving extracorporeal membrane oxygenation. Reperito il 23 Settembre 2020 da https://www.nature.com/articles/s41372-019-0345-6
- Weems, M. F., Upadhyay, K., & Sandhu, H. S. (2018, Settembre). Survey of ECMO practices for infants with hypoxic ischemic encephalopathy. Reperito il 23 Settembre 2020 da https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30046182