Molti bambini con encefalopatia ipossico-ischemica spesso manifestano ritardi nel linguaggio o disturbi che gli impediscono di formare parole, parlare in modo comprensibile o elaborare un discorso. In questi casi, i logopedisti possono aiutare i bambini sviluppando le loro capacità comunicative e, se necessario, utilizzando tecnologie di comunicazione adattive e aumentative per aiutare i bambini che non sanno parlare.

I logopedisti sono figure professionali che lavorano anche negli ospedali, molti però possono trovarsi anche presso le strutture scolastiche o nei centri di riabilitazione.

In che modo può aiutare un logopedista? I logopedisti lavorano principalmente con i bambini che hanno difficoltà ad articolare o comprendere il linguaggio, ma spesso, dato che i muscoli del viso, del collo e della gola svolgono ruoli critici nel mangiare, masticare e deglutire, possono intervenire anche in queste attività, spesso critiche per i bambini con determinati disturbi motori. Il ruolo del logopedista è molto ampio e può comprendere aree molto vaste come:

• Articolazione del linguaggio e intelligibilità: quanto un bambino è in grado di riprodurre parole e suoni, così come quanto le altre persone siano in grado di capirli.
• Abilità linguistiche espressive: quanto un bambino può muoversi tra le regole e gli schemi che regolano la comunicazione, come la semantica e la sintassi.
• Linguaggio ricettivo e capacità di ascolto: quanto bene un bambino ascolta e comprende un linguaggio.
• Balbuzie e fluidità del linguaggio: quanto facilmente un bambino riesce a parlare e a controllare i tic vocali.
• Voce e Risonanza: saper sviluppare soluzioni alternative in base a quelle caratteristiche fisiche del bambino che possono influenzare l’attività delle corde vocali, come la paralisi delle corde vocali.
• Linguaggio sociale e pratico: come un bambino cambia il proprio linguaggio in risposta a diverse situazioni e impostazioni sociali, come segue le regole della conversazione e comunica per scopi diversi.
• Abilità cognitivo-comunicative: abilità comunicative basate su processi cognitivi; i logopedisti possono aiutare i bambini a costruire strategie compensative per superare alcune difficoltà di linguaggio.
• Comunicazione aumentativa e alternativa (AAC): sistemi di comunicazione che possono integrare il discorso verbale per coloro che non sanno esprimersi verbalmente.
• Deglutizione, alimentazione e masticazione: poiché i muscoli utilizzati per mangiare e parlare sono simili, i logopedisti sono spesso formati per intervenire su entrambi gli aspetti.