La prematurità interessa il 5-10% di tutti i neonati e compromette in modo più o meno determinante lo sviluppo anatomo-funzionale di tutti gli organi in modo inversamente proporzionale all'età gestazionale, cioè quanto più bassa è l'età gestazionale, tanto più grave è il ritardo di maturazione1.
Di questi la compromissione più frequente riguarda il polmone. Il neonato pretermine, soprattutto se nato prima della 30a -32a settimana di età gestazionale, a causa dell'immaturità polmonare e della massa muscolare respiratoria, può avere difficoltà respiratorie: per esempio la cosiddetta malattia delle membrane jaline, che colpisce complessivamente il 20% di questi prematuri e rappresenta ancora oggi una delle cause principali di morte nei neonati a bassissimo peso.
La compromissione degli altri organi è soprattutto in relazione a prematurità grave ed a esiti di sofferenza fetale ed asfissia alla nascita.
Il neonato pretermine è un essere particolarmente fragile, esposto a vari insulti patogeni, in cui piccole perturbazioni ambientali possono provocare anche notevoli alterazioni omeostatiche dell’organismo ed alterazioni a carico di diversi apparati:
- apparato cardiovascolare: ipotensione, pervietà del dotto arterioso;
- apparato respiratorio: apnee del prematuro, sindrome da distress respiratorio, pneumotorace, polmonite interstiziale, enfisema polmonare, displasia broncopolmonare;
- apparato gastro-intestinale: enterocolite necrotizzante, reflusso gastro-esofageo;
- alterazioni del metabolismo e del sangue: iperbilirubinemia, ipoglicemia, ipotiroidismo, alterazioni dell’equilibrio acido-base, anemia;
- sistema nervoso centrale: leucomalacia periventricolare, emorragia peri-intraventricolare, emorragia subaracnoidea, emorragia intracerebellare, idrocefalo, retinopatia del prematuro.
Questa fragilità non rappresenta una giustificazione a tutte le patologie che si possono verificare nel decorso post natale, ma è un forte richiamo ad una gestione assistenziale particolarmente accurata, competente e coerente in ogni dettaglio con le linee guida, raccomandazioni accreditata di società scientifiche e norme di buona pratica medica, così come previsto da condivisi criteri medico-legali e dalla normativa vigente2.
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Fonti
- Wen SW, Smith G, Yang Q, Walker M: “Epidemiology of preterm birth and neonatal outcome” Semin. Fetal. Neonatal. Med. 2004, 9: 429-435
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Legge 24/2017;
G. Ponzanelli, Medical malpractice: la legge Bianco-Gelli. Una premessa, in Danno e resp., 2017.;
D. Roncali, Le linee-guida e le buone pratiche: riflessioni medico-legali a margine della legge Gelli Bianco;
M. Franzoni, Dalla colpa grave alla responsabilità professionale, Torino, Giappichelli, 2017;
A. Belvedere, S. Riondato, Le responsabilità in medicina, Milano, Giuffrè, 2011, in Trattato di biodiritto, diretto da S. Rodotà, P. Zatti;
Cass. 30/05/2017, n. 26922.