I bambini con paralisi cerebrale infantile spesso crescono più lentamente rispetto ai loro coetanei; questo avviene perché hanno disabilità motorie che rendono complesso il mangiare, il bere e il deglutire. Inoltre, svolgono meno attività fisica. Alcuni bambini, poi, manifestano spesso altri sintomi (come reflusso, stitichezza, patologie polmonari croniche etc) che ostacolano una corretta alimentazione. Strumenti o terapie, anche farmacologiche, possono essere utilizzate per alleviare i sintomi e permettere una corretta alimentazione.
Con il termine “paralisi cerebrale infantile” si indica un gruppo di disabilità causate dall’incapacità del cervello di controllare e gestire il movimento di alcune parti del corpo. Tale patologia è causata da una lesione cerebrale subita dal feto o dal bambino dopo la nascita. Tutti i bambini con paralisi cerebrale sono accomunati dalla manifestazione di qualche difficoltà motoria. Questa patologia non è una malattia genetica, non è progressiva, né mortale.
Dopo la nascita, ottenere una diagnosi precoce di paralisi cerebrale infantile è fondamentale per permettere di massimizzare le capacità motori del bambino colpito da questa disabilità. Una serie di test valutativi permette di elaborare una diagnosi di paralisi cerebrale infantile sia nei neonati che nei bambini più grandi. Più precoce è la diagnosi, maggiori sono gli interventi terapeutici che possono essere offerti al bambino e i supporti che possono essere offerti ai genitori. L’osservazione di eventuali contratture, la valutazione della motricità fine, così come della motricità generale, permettono di fornire una corretta diagnosi, così come di indicare gli interventi terapeutici più opportuni. In alcuni casi, possono essere eseguiti anche test genetici per evidenziare eventuali mutazioni correlate alla paralisi cerebrale infantile.
“Paralisi cerebrale infantile” è un termine per indicare diversi tipi di disturbi motori causati nel feto o nel neonato da una lesione del cervello in via di sviluppo. La paralisi cerebrale infantile può essere di diversi tipi (spastica, discinetica, atassica e mista) a seconda del disturbo motorio che caratterizza il paziente. La lesione iniziale del cervello in via di sviluppo può influenzare anche regioni del cervello deputate al controllo di altre funzioni oltre che quelle motorie, rendendo la condizione del bambino più complessa.