L’emocromatosi è una malattia rara che determina un accumulo di ferro negli organi con conseguenze gravi, anche mortali. Mentre l’emocromatosi neonatale si manifesta nelle prime 48 ore di vita del bambino, quella giovanile si manifesta nei primi 30 anni di vita del paziente. Spesso la diagnosi è complicata da sintomi sovrapponibili ad altre patologie; una diagnosi tardiva e un trattamento non immediato, però, possono avere gravi conseguenze sui pazienti e rappresentare negligenza medica. Viceversa, se individuata e trattata precocemente, le possibilità di sopravvivenza aumentano e la probabilità di sviluppare patologie e danni permanenti diminuiscono. Una diagnosi di emocromatosi tardiva o errata può essere considerata negligenza medica.
Alcuni bambini devono trascorrere i primi giorni, settimane o mesi della loro vita nell'unità di terapia intensiva neonatale. Tutti i neonati sono fragili, ma quelli ricoverati in terapia intensiva richiedono un monitoraggio e un trattamento particolarmente attento e preciso poiché anche un piccolo errore può avere gravi conseguenze, danni cerebrali permanenti inclusi. La mancata diagnosi e il mancato trattamento di ittero, infezioni, convulsioni e altre condizioni possono avere conseguenze molto gravi sul neonato e costituiscono negligenza medica.