Nell'ambito di una ricerca scientifica sono stati completati studi clinici preliminari che indicano che l'eritropoietina (EPO) può essere utile per aiutare a proteggere il cervello dei bambini dai danni causati dall'encefalopatia ipossico-ischemica. Lo studio ha esaminato l'efficacia dell'EPO quando associata alla terapia ipotermica (raffreddamento della testa o raffreddamento di tutto il corpo, a seconda del tipo di tecnica)
Il travaglio ed il parto sono processi difficili che comportano rischi sia per la madre che per il bambino. A causa della delicatezza delle procedure coinvolte e della fragilità che caratterizza il feto, è fondamentale che i medici facciano tutto il possibile per garantire un parto sicuro. Uno studi scientifico condotto dal Dr. Gary D.V. Hankins (Professore e Preside di Ostetricia e Ginecologia e Capo della Divisione di Medicina Materno-Fetale presso il Center for Interdisciplinary Research in Women’s Health dell'UTMB) fornisce informazioni su come il parto cesareo possa ridurre il tasso di lesioni alla nascita, tra cui distocia di spalla, trauma fetale e encefalopatia neonatale.
Attualmente, l'unica terapia disponibile per l'encefalopatia ipossico-ischemica (HIE), oltre alla terapia di supporto e alla terapia per mitigare i sintomi, è la terapia ipotermica. Tale terapia comporta il raffreddamento del corpo del bambino fino ad una temperatura inferiore a quella normale al fine di consentire al cervello di riprendersi da una lesione ipossico-ischemica e limitare la diffusione del danno. È noto che la terapia ipotermica riduce il rischio di morte, così come la portata e l'insorgenza di una condizione di inabilità permanente.
L'espressione "sofferenza perinatale" è utilizzata frequentemente per descrivere la situazione in cui il cervello e gli altri organi del feto non ricevono abbastanza ossigeno prima, durante o subito dopo la nascita. Senza ossigeno, le cellule del corpo, compresi i neuroni, non possono funzionare correttamente e prodotti di scarto (acidi) si accumulano nelle cellule stesse causando danni temporanei o permanenti.