La paralisi cerebrale infantile a volte è causata da errori medici commessi intorno al momento del parto (con conseguente danno da parto).
In relazione a questi errori è possibile che i genitori del bambino danneggiato promuovano un'azione legale nei confronti della struttura sanitaria di appartenenza del medico o, più raramente, nei confronti del medico.
Le informazioni relative a tali azioni legali potrebbero far luce sui tipi di errori medici che più probabilmente sono associati alla diagnosi di paralisi cerebrale infantile. Tuttavia, le banche dati relative a tali informazioni sono state generalmente lacunose e non idonee a trarre conclusioni valide.
La paralisi cerebrale infantile a volte è causata da errori medici commessi intorno al momento del parto (con conseguente danno da parto).
In relazione a questi errori è possibile che i genitori del bambino danneggiato promuovano un'azione legale nei confronti della struttura sanitaria di appartenenza del medico o, più raramente, nei confronti del medico.
Le informazioni relative a tali azioni legali potrebbero far luce sui tipi di errori medici che più probabilmente sono associati alla diagnosi di paralisi cerebrale infantile. Tuttavia, le banche dati relative a tali informazioni sono state generalmente lacunose e non idonee a trarre conclusioni valide.
La disfagia è una condizione caratterizzata da difficoltà persistente o dolore durante la deglutizione. La disfagia può avere molte cause, e persone di tutte le età possono soffrirne (1).
La disfagia è particolarmente comune per i bambini con esigenze mediche complesse. Si stima che il 30-80% dei bambini con disabilità dello sviluppo hanno una qualche forma di disfagia (2).
A causa dei notevoli miglioramenti nell'assistenza sanitaria neonatale, i bambini nati prematuramente o con lesioni alla nascita hanno maggiori probabilità di sopravvivere rispetto a qualche decennio fa.
I ricercatori hanno cominciato a chiedersi come sia cambiata nel tempo l'incidenza delle disabilità derivanti da complicazioni legate alla nascita e se ciò sia stato influenzato dall'aumento dei tassi di sopravvivenza nei neonati con fattori di rischio di danno da parto
Molti casi di paralisi cerebrale infantile sono causati da complicanze che si verificano intorno al momento del parto (danni da parto). Partendo da tale constatazione, Sandra Julsen Hollung e colleghi hanno ipotizzato che i miglioramenti nella cura ostetrica e neonatale potrebbero ridurre l'incidenza della paralisi cerebrale infantile.
Secondo uno studio pubblicato sull'International Journal of Epidemiology, l'uso di aspirina e acetaminofene durante la gravidanza è stato collegato alla possibilità di sviluppo di paralisi cerebrale nel feto.
Ricercatori dell'Università di Copenhagen, in Danimarca, hanno analizzato circa 190.000 coppie madre-figlio durante questo studio e hanno scoperto che le donne che hanno assunto l'aspirina almeno una volta durante la gravidanza avevano più del doppio delle probabilità di avere bambini con paralisi cerebrale spastica bilaterale.
Uno dei principali fattori di rischio di paralisi cerebrale infantile è il danno alla sostanza bianca del cervello. Nei neonati pretermine, il danno alla sostanza bianca spesso deriva da asfissia (privazione di ossigeno), ma nei neonati a termine la causa del danno può essere talvolta difficile da determinare. Tuttavia, una nuova ricerca di Arne Jensen e Bert Holmer, pubblicata su Obstetrics and Gynecology International, fornisce prove che il danno alla sostanza bianca è spesso il risultato della sproporzione cefalopelvica (CPD) e del travaglio prolungato.
La paralisi cerebrale (CP) è un disturbo non progressivo che colpisce il controllo motorio. Anche se i fattori genetici e ambientali possono entrambi svolgere un ruolo, la paralisi cerebrale è più spesso causata da danni al cervello di un bambino che si verificano durante la gravidanza, la nascita o il periodo neonatale
Drew Kijek, un bambino di 11 anni di Detroit affetto da una forma grave di paralisi cerebrale infantile, è stato uno dei primi bambini al mondo ad essere sottoposto a trattamento mediante infusione di cellule staminali. Il trattamento è stato effettuato nel 2013 nell’ambito di uno studio dell’FDA (l’agenzia per il farmaco Statunitense) : le
Quasi tre anni fa, un team guidato da un ricercatore pediatrico di Detroit ha dimostrato che la terapia con ipotermia (raffreddamento del cervello) può ridurre drasticamente i casi di morte e disabilità fisiche e mentali provocati da un apporto ridotto ossigeno e sangue nel cervello. Quando un bambino a termine riceve il trattamento dell’ipotermia entro