L'ischemia cerebrale del neonato è la riduzione o l’assenza dell’afflusso di sangue al cervello del neonato. Le cellule cerebrali, se rimangono troppo a lungo senza l'ossigeno ed i nutrienti trasportati dal sangue, cominciano a morire. L'ischemia cerebrale può causare al neonato danni cerebrali, come l'encefalopatia ipossico-ischemica, che possono comportare nei casi gravi handicap permanenti, come l'emiplegia e la tetraparesi. In caso di lesioni cerebrali ischemiche causate da errori medici, il neonato e la sua famiglia hanno diritto al risarcimento del danno.
Ischemia cerebrale del neonato: cos'è?
Ischemia cerebrale è il termine medico utilizzato per indicare la riduzione o l’assenza dell’afflusso di sangue al cervello. Il sangue trasporta ossigeno e nutrimento al cervello.
Quando le cellule cerebrali, in conseguenza di una riduzione od interruzione del flusso ematico, rimangono troppo a lungo senza ossigeno e nutrienti, cominciano a morire, e ciò può causare danni irreversibili.
Tali danni possono verificarsi anche se l’assenza di ossigeno dura appena cinque minuti.
Le lesioni ischemiche dei neonati sono strettamente collegate a lesioni dovute ad ipossia ed anossia. Il termine normalmente utilizzato per descrivere tale lesione è “encefalopatia ipossico-ischemica“. L’encefalopatia ipossico-ischemica è una lesione dell’encefalo causata da mancanza di sangue e di ossigeno.
Peraltro, il corpo del feto, al fine di proteggere il cervello, tenta di utilizzare il sangue di altre parti del corpo con la conseguenza che le lesioni possono verificarsi prima in altri organi, come il fegato ed i reni.
Cause di ischemia cerebrale nel neonato
Il termine ischemia cerebrale descrive una conseguenza, non una causa. Esistono molti fattori che possono causare una riduzione dell’afflusso di sangue nel cervello del bambino:
- Distacco della placenta (separazione della placenta dalla parete uterina)
- Contrazioni troppo veloci, in particolare se secondo uno schema sinusoidale.
- Cordone ombelicale parzialmente incastrato tra il corpo del bambino e la cervice. Il cordone subisce, in tal modo, una compressione che non consente il flusso del sangue e dell’ossigeno.
- Infezioni
- Preeclampsia (pressione arteriosa elevata, gonfiori e proteine nelle urine)
- Eclampsia (grado più grave della pre-eclampsia: crisi convulsive che possono preludere ad una fase di coma).
- Traumi durante il parto
- Eccessivo uso di farmaci per indurre il travaglio
- Distocia della spalla (il bambino rimane intrappolato nel canale del parto e le contrazioni, comprimendo il bambino non consentono l’afflusso di sangue ed ossigeno nel cervello).
I medici e gli ostetrici devono porre attenzione ai tracciato cardiotocografico, che fornisce informazioni sulla frequenza e sulla potenza delle contrazioni, e sulla frequenza dei battiti cardiaci del feto (e della mamma). I dati del cardiotocografo possono essere rassicuranti o non rassicuranti, e sono dei buoni indicatori della sofferenza fetale. Spesso sono i primi ad indicare che il bambino è in pericolo.
Le possibili conseguenze dell'ischemia cerebrale nel neonato
L’ischemia cerebrale può avere sul neonato effetti devastanti e di natura permanente. Quando il cervello è privato dell’ossigeno e dei nutrienti, le sue cellule cominciano velocemente a morire e possono verificarsi lesioni come l'encefalopatia ipossico-ischemica e la leucomalacia periventricolare. Tali lesioni, spesso possono comportare handicap permanenti nel bambino, come ad esempio:
Diagnosi di lesioni causate al neonato da ischemia cerebrale
Esistono molti esami per stabilire se il tuo bambino abbia subito una lesione causata da ischemia cerebrale. In primo luogo i medici che si occupano del parto dovranno esaminare attentamente i tracciati cardiotocografici per capire se vi siano rischi (soffrenza fetale) che il bambino possa subire una tale lesione.
Successivamente dovranno esaminare l’indice di Apgar, un sistema a punteggio per valutare lo stato di salute del bambino al momento della nascita. Immediatamente dopo la nascita dovrà essere effettuata una emogasanalisi, in quanto i risultati di tale esame possono indicare la presenza di una lesione ipossico-ischemica.
Nel corso dei giorni, settimane e mesi successivi alla nascita, possono essere effettuate una serie di risonanze magnetiche per capire se ed in quale misura l’encefalo abbia subito lesioni.
Anche alcuni indici clinici, come, per esempio, le movenze del bambino, il suo tono muscolare, la presenza di convulsioni, aiuteranno i medici a decidere se si sia verificata una lesione ipossico-ischemica.
Risarcimento per lesioni ischemiche del neonato
Se il tuo bambino ha subito una lesione cerebrale, è difficile ottenere una risposta precisa circa le cause della lesione stessa.
I medici potrebbero non essere in grado di individuare tale causa oppure, specie se facenti parte della struttura sanitaria in cui il danno si è verificato, potrebbero aver paura di dirti la verità.
Le lesioni derivanti da ischemia cerebrale, inclusa l’encefalopatia ipossico-ischemica, possono causare paralisi cerebrale infantile, ritardo dello sviluppo e ritardo mentale.
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