La rottura dell’utero è una grave complicazione della gravidanza, del travaglio e del parto che può avere effetti sia sulla madre che sul bambino. La rottura dell’utero si ha quando l’utero della gestante si lacera e si apre. Ciò avviene, in genere, durante il travaglio. Alla rottura dell’utero segue un riversamento della placenta e del feto nell’addome della madre. La rottura dell’utero richiede un monitoraggio attento sia della mamma che del bambino. Se il medico non riesce a controllare l’emorragia o se il bambino mostra segnali di sofferenza fetale (bradichardia) i medici devono eseguire un parto cesareo d’emergenza. Per minimizzare il rischio di morte del feto e di lesioni da asfissia neonatale l’intervallo di tempo fra la diagnosi di rottura dell’utero e il parto cesareo deve necessariamente essere al di sotto dei 18 minuti. Una volta nato il bambino, si procede alla riparazione dell’utero e, nei casi più gravi, all’isterectomia.
Segni e sintomi di rottura dell'utero
Esistono molti segnali di rottura dell’utero durante il travaglio che includono:
- Decelerazioni o irregolarità del battito cardiaco fetale
- Emorragia vaginale
- Dolori addominali acuti
- Interruzione delle contrazioni uterine
- Il bambino si ritira nel canale del parto
Fattori di rischio di rottura dell'utero
Alcune condizioni possono incrementare il rischio di rottura d'utero. Fra queste sono incluse:
- Precedente parto cesareo, utero lacerato, parto vaginale dopo parto cesareo. Donne con cicatrici sull’utero dovute ad interventi precedenti o lesioni addominali sono a rischio maggiore di rottura dell’utero. Le donne che tentano un parto vaginale dopo un parto cesareo corrono un rischio molto alto.
- Uso di Ossitocina ed altri farmaci per il parto indotto. L'ossitocina è un farmaco utilizzato per indurre il parto ed è una delle cause più comuni di rottura dell’utero. Uno studio recente (“Risk factors associated with uterine rupture during trial of labor after caesarean delivery: a case-control study,” A.S. Leung) ha individuato una struttura medica in cui l’ossitocina è stata somministrata nel 77% dei casi di rottura dell’utero. Le possibilità di una rottura dell’utero dovuta alla somministrazione di ossitocina incrementano nelle donne con precedenti parti traumatici.
- Travaglio post-termine
- Gravidanza gemellare
- Posizioni fetali anomale (ad esempio, presentazione podalica)
I diritti del tuo bambino e della tua famiglia
Se un medico non ha notato i segnali di una rottura imminente dell’utero, ha aspettato troppo a lungo prima di ordinare il taglio cesareo d’urgenza o ha mal gestito un’emergenza ostetrica, potrebbe essere tenuto a risarcire gli eventuali danni subiti dal bambino e dalla sua famiglia.
Cosa fare in caso di sospetto di danni da parto da malasanità
Se il tuo bambino ha subito lesioni causate rottura dell’utero non diagnosticata o se il medico non ha preso i provvedimenti necessari in caso di rottura dell’utero, dovresti al più presto rivolgerti ad un avvocato specializzato in negligenza medica. Contatta GRDLEX attraverso il nostro modulo online o telefonandoci. I nostri avvocati specializzati in lesioni subite da rottura dell’utero, con l’ausilio del nostro staff di medici neonatologi e ginecologi, ti diranno se potrai aver diritto ad un risarcimento dei danni subiti da te e dalla tua famiglia a causa di errori del personale medico durante il parto. Lo studio GRDLEX è sito in Roma e segue i propri clienti su tutto il territorio nazionale.
Importante: la consulenza è gratuita e dovrai pagarci solo se e quando verrà ottenuto il risarcimento: nessun pagamento senza risarcimento