La sepsi nel neonato è un'infezione del sangue del neonato che insorge, per lo più, nelle prime settimane di vita. Tale infezione può causare convulsioni, meningite, shock settico, lesioni cerebrali e paralisi cerebrale infantile. La sepsi può danneggiare il cervello sia per infezione diretta del sistema nervoso centrale o, indirettamente, causando un’infiammazione nel cervello (encefalite). Lo streptococco del gruppo B (GBS) e la corionamnionite sono infezioni che possono manifestarsi nel bambino prima o durante il parto e causare sepsi, convulsioni, meningiti e paralisi cerebrale. Altri fattori di rischio di sepsi includono il parto prematuro o prematura rottura delle acque nella madre, chiamato rottura prematura delle membrane (PROM)
Un’infezione può essere trasmessa al bambino attraverso il liquido amniotico o durante il parto vaginale, quando ci sono batteri colonizzatori o infezioni nel tratto genitale inferiore della madre. A volte l’infezione si verifica entro i primi 7 giorni di vita del bambino, e prende il nome di sepsi ad insorgenza precoce (EOS). L’esordio tardivo della sepsi (LOS) si verifica dopo 72 ore di vita, o dopo 7 giorni, a seconda di quale definizione venga utilizzata. L’esordio tardivo della sepsi si può verificarsi quando il bambino è stato infettato dalla madre sia prima o durante il parto, con la colonizzazione iniziale di batteri nel bambino che si evolve poi in sepsi.
Fattori di rischio di sepsi, meningite, convulsioni e paralisi cerebrale infantile
Più è giovane e piccolo il bambino, più è alto il rischio che si sviluppi la sepsi. Alcuni dei fattori di rischio e delle cause di sepsi neonatale, meningite e conseguenti convulsioni e paralisi cerebrale sono riportati qui di seguito:
– Parto traumatico.
– Streptococco del gruppo B (GBS), Escherichia coli (E. coli), virus herpes simplex (HSV)
– Mancanza di ossigeno al cervello del bambino poco prima o durante il parto (ipossia / encefalopatia ipossico ischemica (HIE)).
– Infezione materna.
– Psuedomonas, Klebsiella e Enterobacter e le infezioni da stafilococco (infezioni da stafilococco).
– Il bambino è molto piccolo in dimensione e peso alla nascita (VLBW).
– Anomalie nel tratto urinario nella madre.
– La madre ha una malattia genetica denominata galattosemia, il che significa che ha difficoltà a rompere gli zuccheri semplici, come il glucosio, lattosio e galattosio.
– Rottura prematura delle membrane (PROM).
– Parto prematuro.
Diagnosi e trattamento della sepsi per prevenire la meningite, la paralisi cerebrale e le convulsioni
La sepsi deve essere diagnosticata e trattata molto rapidamente perché un ritardo nel trattamento può essere pericoloso per il bambino. La sepsi può causare lesioni permanenti al cervello e paralisi cerebrale, ma può addirittura causare la morte del bambino, in particolare se prematuro e / o di basso peso alla nascita. In realtà, le potenziali conseguenze della sepsi neonatale sono così gravi che i ricercatori raccomandano ai medici di effettuare il trattamento potenziale per la sepsi anche in bambini con valori al limite. Ciò significa che nella maggior parte dei casi, anche una sospetta sepsi dovrebbe essere trattata.
Segni e sintomi di sepsi del neonato
Un bambino può avere sepsi se:
– ha convulsioni e / o ittero;
– ha problemi nella respirazione e difficoltà respiratoria che vanno da una respirazione moderatamente veloce ad una mancata respirazione;
– è collegato ad una macchina per la respirazione (macchina per la ventilazione) ma ha bisogno di ricevere più ossigeno;
– ha fasi di apnea (periodi in cui si smette di respirare per 20 secondi o più), che tendono ad aumentare in frequenza e durata;
– ha un battito cardiaco lento (bradicardia). La bradicardia di solito si verifica nelle fasi successive alla sepsi;
– non tollera il latte materno e nessun altro tipo di alimetazione;
– ha la temperatura instabile e/o un aumento della frequenza cardiaca (tachicardia);
– ha una bassa pressione sanguigna o una prova di scarso flusso di sangue nel corpo (scarsa perfusione);
– le estremità del piccolo sono fresche e/o sembrano bluastre;
– ha frequenti cambiamenti neurologici come irritabilità, letargia e non-reattività;
– non produce il giusto quantitativo di urina (poca urina);
– il piccolo è letargico o ipotonico (flaccido, floscio)
La ricerca mostra che il primo giorno di sepsi, la maggior parte dei bambini hanno nuova insorgenza di fasi di apnea o un rallentamento del battito cardiaco (bradicardia). Uno studio ha evidenziato che i segni più comuni di sepsi neonatale sono apnea, ipossia (il bambino soffre per mancanza di ossigeno), letargia e problemi gastrici. La sepsi neonatale è considerata grave quando il bambino manifesta problemi al cuore, al flusso sanguigno e alla pressione sanguigna (problemi cardiovascolari), con conseguente insorgenza improvvisa di sindrome da sofferenza respiratoria (RDS) o disfunzione in due o più organi, chiamata insufficienza multiorgano. Nei bambini con sepsi grave, l’infiammazione è nel corpo del bambino e può causare diversi danni.
L’infiammazione causata dalla sepsi induce il corpo a produrre una cascata di eventi biochimici che possono essere molto dannosi per quasi tutti gli organi del bambino, compreso il cervello e polmoni. La disfunzione multiorgano causata da sepsi prende il nome di sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS). La sepsi può causare al bambino uno shock, situazione durante la quale il flusso di sangue e la pressione sanguigna del piccolo sono gravemente ostacolati. Ciò accade perché la sepsi può causare la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguigni e il movimento dello stesso in uno spazio accanto ai vasi.
Ciò significa che il sangue non è più utile per funzioni importanti, quali trasporto dell”ossigeno, del glucosio e dei nutrienti. La bassa pressione sanguigna e la scarsa perfusione possono causare gravi problemi cardiaci. Lo shock settico può portare ad una grave mancanza di flusso di sangue al cervello del bambino, con possibili conseguenze quali lesioni cerebrali e paralisi cerebrale – anche quando non c’è la meningite. La ricerca mostra che il primo giorno di sepsi, la maggior parte dei bambini hanno nuova insorgenza di apnea o un rallentamento del battito cardiaco (bradicardia). Uno studio ha evidenziato che i segni più comuni di sepsi neonatale erano apnea, ipossia (bambino soffre di una mancanza di ossigeno), letargia e problemi gastrici.
Così, oltre al trattamento antibiotico per sepsi, del quale si parlerà più avanti, i medici devono somministrare dei liquidi quando un bambino è in stato di shock per aumentare la pressione del sangue del bambino e il volume complessivo del sangue stesso. La terapia per l’espansione del volume include la somministrazione di cristalloidi (soluzioni di sali minerali o di altre molecole solubili in acqua) o colloidi (come il sangue) per aiutare a migliorare la circolazione, il successivo ritorno del sangue al cuore, e un aumento della quantità di sangue che dal cuore pompa al resto del corpo. Il mancato rapido trattamento degli shock neonatali può causare non solo paralisi cerebrale, ma può addirittura la morte.
Diagnosi precoce di sepsi del neonato per prevenire la paralisi cerebrale infantile
L’unico vero metodo di diagnosi per la sepsi neonatale è un esame del sangue per determinare se c’ è uno specifico batterio nel sangue del bambino. I risultati di queste colture ematiche possono richiedere molto tempo, e ci sono risultati falsi negativi per circa il 10% dei casi, il che significa che questo 10% dei risultati mostra che la sepsi non è presente nel bambino quando in realtà il bambino manifesta l’infezione. Per questo motivo, è molto importante che i medici facciano valutazioni cliniche e test di laboratorio per determinare se un bambino è a rischio di sviluppare sepsi e conseguente paralisi cerebrale. Se un bambino è valutato a rischio, il trattamento deve essere comunque iniziato in attesa dei risultati delle colture ematiche.
Se la coltura del sangue del bambino è negativa per la sepsi ma i medici sospettano che il bambino ne sia affetto, le valutazioni cliniche e i test di laboratorio devono continuare, e dovrebbe comunque essere dato al bambino un ciclo completo di terapia antibiotica per trattare l’eventuale sepsi e prevenire convulsioni e paralisi cerebrale. Dal momento che i segni e sintomi di sepsi possono essere lievi, qualsiasi deviazione dal modello di attività tipico del bambino dovrebbe essere interpretato come un potenziale indicatore di sepsi. Inoltre, se un bambino manifesta fattori di rischio riconoscibili e/o risultati fisici compatibili con la sepsi, dovrebbe da subito essere trattato per questa specifica condizione.
Valutazione della sepsi nel neonato
Sicuramente l’analisi della coltura ematica è l’unica strada per effettuare una corretta diagnosi di sepsi. Altri metodi per valutare se un bambino è affetto da tale patologia includono i seguenti:
- Esami del fluido cerebrospinale (CFS). Tali esami possono aiutare i medici nella diagnosi di sepsi e meningite.
- Test per i marker infiammatori
- Esame delle urine.
Usare degli esami di diagnosi molecolare del sangue per identificare i microrganismi della sepsi può essere un metodo più veloce e più affidabile rispetto al test per la sepsi neonatale, ma questo tipo di indagine è più costosa e non è disponibile in molti ospedali. Quando un bambino ha sintomi di sepsi, la maggior parte dei medici fa fare una coltura ematica (che si articola in due test separati), una cultura del QCS e un esame emocromocitometrico completo (CBC). Molti sono anche i test per valutare i segni di infiammazione nel piccolo.
Trattamento della sepsi neonatale per prevenire la paralisi cerebrale infantile
Sono gli antibiotici il trattamento primario per la sepsi neonatale. Vengono comunemente somministrati farmaci quali l’ampicillina in combinazione con la gentamicina o il cefotaxime. Il ceftriaxone dovrebbe essere evitato nella maggior parte dei casi, perché pone il bambino a rischio di kernittero (un’infezione del cervello con conseguente paralisi cerebrale). Clindamicina è un altro antibiotico che può essere aggiunto al trattamento soprattutto se si sospetta che specie anaerobiche sono la causa della sepsi neonatale. Tale evenienza, comunque, si verifica raramente.
Come possono la sepsi e la meningite causare la paralisi cerebrale infantile?
Quando un bambino ha la sepsi e l’infezione entra direttamente nel sistema nervoso centrale o provoca infiammazione nel cervello, il bambino può sviluppare la meningite, che è un’infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale. La meningite può causare accumulo di liquidi nel cervello (edema), aumento della pressione nel cervello (aumento della pressione intracranica), ascessi cerebrali (tasche piene di pus), idrocefalo, infarto cerebrale e ictus. Queste condizioni sono estremamente dannose per il cervello. I medici devono prontamente trattare la sepsi, al fine di ridurre al minimo il rischio di meningite. Segni di sviluppo di meningite nel bambino includono la mancata risposta alla terapia antibiotica, la bradicardia, la depressione respiratoria, i rigonfiamenti della fontanella (zona molle del cranio), una veloce crescita della testa, la separazione delle parti del cranio (separazione delle suture craniche), la debolezza su un lato del corpo e le convulsioni. Quando è presente la meningite, lo staff medico deve impegnarsi a gestire quanto prima la situazione per cercare di ridurre al minimo il danno cerebrale potenzialmente conseguente. Danni cerebrali causati dalla meningite possono portare a paralisi cerebrale infantile, ritardo nello sviluppo, disturbi convulsivi e difficoltà di apprendimento.
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