L’Ossitocina può causare l’Encefalopatia Ipossico Ischemica?

Sì. L'ossitocina ed altre sostanze per indurre il parto possono provocare una condizione chiamata iperstimolazione dell’utero (contrazioni troppo frequenti e troppo intense). In caso di iperstimolazione, il tempo tra una contrazione e l’altra, in cui la placenta “riposa”, si riduce notevolmente e la continua pressione esercitata dalle contrazioni costringe i vasi e rende difficile il flusso sanguigno dalla placenta stessa al cordone ombelicale e al bambino. Quando il sangue ricco di ossigeno non raggiunge il feto, il bambino può rimanere senza ossigeno e subire un danno permanente al cervello noto come encefalopatia ipossico ischemica. L’encefalopatia ipossico ischemica può provocare altre lesioni al cervello come paralisi cerebrale infantile, emorragie intraventricolari che provocano idrocefalo e ritardi nello sviluppo e nell’apprendimento.

La pericolosità dell'ossitocina è acclarata; nel 2009 l’Institute for Safe Medication Practices degli Stati Uniti ha aggiunto l’ossitocina ad una lista di farmaci altamente pericolosi (questa lista è costituita solo da 11 farmaci). L'ossitocina è risultata essere il farmaco maggiormente associato a complicazioni prevenibili durante il parto. Studi scientifici hanno dimostrato che gli effetti relativi ad un sovradosaggio di ossitocina possono provocare contrazioni a distanza di meno di 2-3 minuti l’una dall’altra, provocando, così, una progressiva diminuzione dell‘apporto di ossigeno al bambino. Un'altra sostanza utilizzata per il parto indotto, in effetti, è stata studiata solo per il trattamento delle ulcere gastriche. L’azienda che la non ha mai condotto studi clinici per valutarne la sicurezza come farmaco per il parto indotto. Sia il produttore che l’FDA hanno proposto avvertenze riguardo all’uso di tale sostanza per l’induzione al parto, uso che, comunque, rimane un utilizzo off-label (ossia l’impiego nella pratica clinica di farmaci già registrati ma utilizzati in situazioni che, per patologia, popolazione o posologia non sono conformi alla destinazione dei farmaci stessi).

Inoltre, il dosaggio e il metodo di somministrazione di tale sostanza off-label solleva ulteriori preoccupazioni per la sicurezza. Diversamente da altri farmaci che inducono il parto come l'ossitocina, non viene somministrata per endovena o per inserto vaginale. È una pasticca che viene inserita nella vagina. La pasticca viene tagliata in 4 quarti e ogni quarto viene inserito ogni 4 ore. Ogni gestante ha caratteristiche peculiari e non vi è alcun modo per predirene la tollerabilità al farmaco. Sfortunatamente, se la gestante o il feto hanno una reazione avversa, il trattamento non può essere interrotto rapidamente come altri farmaci per il parto indotto (tramite interruzione della flebo o rimuovendo un inserto vaginale) dal momento che il principio attivo è stato già assorbito dal corpo.

L'ossitocina non funziona bene se il collo dell’utero non è pronto e a volte la si usa insieme alla detta sostanza off-label. L’uso combinato di questi farmaci può essere altamente rischioso. Oltre all’iperstimolazione, l’uso di questi farmaci, combinato o separato, può provocare la rottura dell’utero per l’enorme pressione esercitata dalle contrazioni frequenti e intense. La rottura dell’utero provoca forti emorragie nella mamma che interrompono, parzialmente o completamente, l’apporto nel bimbo di sangue ricco di ossigeno. Se la lacerazione avviene nella placenta, o se c’è una rottura completa, il bimbo potrebbe essere totalmente tagliato fuori dalla circolazione materna. Tale ultima situazione costituisce un’emergenza ostetrica che richiede il cesareo d’emergenza.

Quando vengono usati l'ossitocina e/o farmaci off-label, è essenziale che il medico illustri alla gestante sia la causa dell’utilizzo, i rischi e i benefici connessi all’utilizzo e le alternative all’utilizzo. Inoltre, devono essere illustrati alla mamma i vari tipi di parto (vaginale e cesareo) ed i rischi e benefici di entrambi.

Le dette sostanza per indurre il parto sono state giudicate pericolose da molto tempo e gli studiosi hanno concluso che la salute del feto potrebbe essere compromessa quando l’iperstimolazione dell’utero indotto da Ossitocina si verifica durante il travaglio. È fondamentale che i farmaci per indurre il parto vengano usati solo in casi di estrema necessità ed altrettanto fondamentale che vengano seguite strettamente le linee guida. È essenziale il monitoraggio fetale continuo. Inoltre, i detti farmaci devono essere utilizzati solo per un’induzione del parto non elettiva e di emergenza. Non devono mai essere utilizzati per un parto vaginale dopo un parto cesareo. Se il medico non agisce seguendo queste linee guida, si verifica un caso di negligenza medica. Se la negligenza provoca lesioni al bambino, la mamma e la sua famiglia avranno diritto al risarcimento del danno.

 

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