Il parto cesareo è un parto chirurgico che comporta un'incisione sull'addome e sull'utero della donna. Il parto cesareo può essere classificato come primario (prima parto mediante cesareo) o ripetuto (successivo ad un precedente parto cesareo). In Italia circa il 33% di tutte le nascite avviene mediante parto cesareo [Rapporto Cedap, Ministero della Salute , reperito il 28 aprile 2020 su http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2881_allegato.pdf ]
In quali situazioni è necessario fare il parto cesareo?
Il parto a cesareo viene eseguito quando i sanitari che assistono la gestante ritengono che sia probabile che esso porti ad un risultato migliore per la madre e/o il bambino rispetto al parto vaginale.
Se il parto vaginale è rischioso per la madre o il bambino, il parto a cesareo è in genere indicato.
Le tre indicazioni generali più comuni per il parto cesareo primario sono:
- Mancato progresso del bambino durante il travaglio (35%)
- Tracciato non rassicurante (24%) (frequenza cardiaca fetale anomala)
- Presentazione fetale anomala (19%) (ad es. presentazione facciale o podalica)
Le indicazioni specifiche al parto cesareo includono:
- Rottura dell'utero: la rottura di tutti gli strati dell'utero. E' spesso accompagnata da emorragia materna (sanguinamento grave e rapido) che può causare nel bambino una grave carenza di ossigeno.
- Placenta previa: è una condizione pericolosa in cui la placenta copre completamente (completa" o "totale" previa) o parzialmente (previa parziale) l'apertura alla cervice. La cervice è la parte inferiore dell'utero che si unisce alla vagina. La placenta previa aumenta il rischio di sanguinamento emorragico durante il travaglio e il parto.
- Vasa previa: è una complicazione che si verifica quando i vasi fetali si trovano vicino all'apertura interna dell'utero (os cervicale) o la attraversano. Questi vasi sono a rischio di rottura quando le membrane si rompono ("rottura delle acque"). La rottura dei vasi può privare il bambino di sangue ricco di ossigeno. Quando si verifica la condizione dei vasa previa, il bambino è a rischio di morte o di gravi danni cerebrali.
- Placenta accreta: quando la placenta è profondamente attaccata alla parte centrale della parete uterina. Quando ciò si verifica, la placenta non si stacca facilmente durante il parto e la madre ha un elevato rischio di emorragia.
- Distacco della placenta: quando la placenta si separa dall'utero. Il distacco di placenta è accompagnato da sanguinamento, che potrebbe anche non essere visibile. La gravità del sanguinamento e della privazione di ossigeno nel bambino dipende da molteplici fattori, tra cui la posizione e le dimensioni della separazione. Può essere fatale per il bambino.
- Infezione materna: infezioni materne come il virus dell'herpes simplex o l'HIV hanno il potenziale di diffondersi al bambino durante il parto vaginale.
- Gestazioni multiple (due o più feti).
- Prolasso del cordone ombelicale: si verifica quando il cordone fuoriesce precedendo il bambino e viene compresso, privando così il bambino di ossigeno.
- Cordone ombelicale avvolto al collo: condizione caratterizzata da uno o più giri di cordone ombelicale intorno al collo del bambino. E' un'indicazione per il cesareo se accompagnato da un tracciato non rassicurante.
- Sospetta macrosomia (bambino insolitamente grande)
- Sproporzione feto-pelvica: una condizione in cui il bambino è troppo grande per le dimensioni del bacino della madre
- Ostruzione meccanica al parto vaginale (ad esempio, frattura pelvica spostata e idrocefalo)
- Altri traumi tissutali correlati alla dilatazione cervicale, alla discesa e all'espulsione del bambino, o episiotomia.
- Emorragia cerebrale o aneurisma nella gestante: la maggior parte dei neurologi ritiene che un cesareo sia indicato quando la madre ha un'emorragia cerebrale (sanguinamento) o un aneurisma (indebolimento di un grande vaso, che rende il vaso a rischio di rottura). Ciò in quanto qualsiasi sforzo di secondo stadio che porta verso il basso è di solito controindicato.
Alcuni dati indicano che i neonati molto prematuri non resistono bene allo stress del travaglio. Di conseguenza, i medici dovrebbero in genere eseguire un parto cesareo pianificato quando la gestazione del bambino è molto prima del termine, ma il bambino è ancora in grado di nascere vivo.
Ciò è particolarmente vero quando i tracciati del cardiofrequenzimetro fetale indicano una significativa compressione del cordone ombelicale, che può privare il bambino di ossigeno e predisporre il bambino ad un sanguinamento cerebrale (emorragia intracerebrale).
Quando non si deve fare il parto cesareo?
Il parto cesareo non ha controindicazioni assolute. A differenza di altri tipi di chirurgia, i rischi e i benefici della procedura devono essere considerati in quanto si applicano a due pazienti, la madre e il bambino.
Le circostanze in cui potrebbe essere necessario evitare il parto cesareo includono:
- Possibilità di condizioni materne compromesse (ad esempio, la madre ha una grave malattia polmonare)
- Infezione della parete pelvica o addominale della gestante: il cesareo è pericoloso quando è presente l'infezione, e se c'è sepsi (infiammazione e infezione di tutto il corpo), il cesareo è particolarmente rischioso e la madre può avere difficoltà di guarigione.
- Il feto ha un'anomalia nota (trisomia 13 o 18) o anomalia congenita nota che può portare alla morte (anencefalia)
Parto cesareo d'urgenza
Molte delle indicazioni al parto cesareo sono emergenze. Quando necessario, il cesareo d'urgenza deve essere eseguito il più rapidamente possibile, e molte volte entro 10-18 minuti o meno.
Quando il bambino nell'utero rimane senza ossigeno, l'ipossia (diminuzione dell'ossigeno nel tessuto) può peggiorare progressivamente. Appena qualche minuto può fare una grande differenza differenza nella gravità del danno cerebrale.
Una manciata di minuti possono fare la differenza quando si verificano sofferenza fetale e altre complicazioni, motivo per cui è imperativo che gli ospedali siano completamente preparati a far partorire tempestivamente un bambino tramite cesareo.
Ciò significa che la struttura deve avere anestesisti e ginecologi pronti ad interventire al fine di consentire l'inizio del parto cesareo entro 30 minuti dalla decisione di eseguire la procedura, secondo le linee guida stabilite dal Congresso Americano di Ostetricia e Ginecologia (ACOG) e l'American Society of Anesthesiologists (ASA).
Inoltre, ACOG e altri esperti affermano che in alcuni casi, il cesareo deve essere eseguito in pochi minuti, come quando il bambino sia ad alto rischio e ha una frequenza cardiaca patologica.
Assistenza legale per danni al neonato da errori nel parto cesareo
Se un ospedale si designa come punto nascita deve essere adeguatamente preparato ad eseguire un cesareo d'urgenza. In caso contrario, si può parlare di colpa sanitaria.
Inoltre, quando non vengano seguite le prescrizioni della buona pratica medica, il consenso informato non venga ottenuto, o non l'esecuzione del cesareo, se indicato, non è tempestiva si ha un'ipotesi di colpa medica.
Se la condotta medico-sanitaria colposa provoca lesioni permanenti nel bambino, come la paralisi cerebrale infantile, il bambino e la sua famiglia hanno diritto al risarcimento del danno.
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