La malasanità è un fenomeno purtroppo molto diffuso che provoca ogni anno molte disabilità e decessi evitabili. Si pensi che solo per le infezioni ospedaliere muoiono in Italia 49.000 persone all'anno.
La malasanità interessa tutte le fasce di età e comprende anche i neonati, che sono particolarmente vulnerabili agli errori medici che si verificano durante la gravidanza, il parto o il periodo neonatale.
Le condizioni che i neonati possono sviluppare a causa di pratiche mediche scorrette includono encefalopatia ipossico-ischemica, paralisi cerebrale infantile, convulsioni e ritardo nello sviluppo.
In questo articolo, ci occuperemo degli episodi di malasanità che vedono come vittime i neonati e su ciò che i genitori possono fare se sospettano che il loro bambino sia stato vittima di negligenza medica intorno al momento della nascita.
Errore medico, obbligo di cura e malasanità
Il termine errore medico si riferisce a un mancato rispetto dell'obbligo di cura nel trattamento di un paziente. L'obbligo di cura consiste nel comportamento che il professionista medico o la struttura sanitaria devono avere al fine di garantire il diritto alla salute del paziente. Se un medico, infermiere o struttura sanitaria (clinica, ospedale ecc.) si non rispettano l'obbligo di cura e ciò si traduce in un danno ad un paziente, si ha un caso di malasanità.
In che modo gli avvocati stabiliscono se ci sia malasanità?
Gli avvocati della persona che potrebbe essere vittima di malasanità analizzano attentamente le cartelle cliniche dei loro clienti per determinare se le loro lesioni siano state causate da errore medico (qui, è importante notare che il termine "lesioni" può riferirsi ad una varietà di disturbi, malattie e disabilità - non solo le lesioni causate da un oggetto contundente).
Oltre a revisionare tutti gli elementi delle cartelle cliniche, gli avvocati potranno richiedere alla struttura sanitaria documentazione che a volte (come i tracciati della frequenza cardiaca del feto) o sempre (come i CD di esami per immagini) non viene consegnata alla famiglia del bambino insieme alle cartelle cliniche della mamma e del bambino.
Un avvocato esperto dovrebbe anche sapere di ottenere l'aiuto di professionisti medici, come ginecologi, neonatologi, neurologi ecc. al fine di avere un quadro più completo degli eventuali errori medici commessi, del nesso di causalità tra tali errori ed il danno al bambino e sulla presenza di eventuali lacune della cartella clinica.
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Neonati e malasanità: Danni da parto
In Italia, fortunatamente e nonostante i continui tagli alla sanità, i tassi di mortalità dei bambini sono diminuiti costantemente: nel 1990 il tasso di mortalità neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 è risultato di 2, anche se rimane un forte divario tra nord e sud del paese.
L'asfissia perinatale colpisce da 1 a 4 ogni mille neonati a termine ed è una delle principali cause di morte e di disabilità nel neonato. E' importante osservare, tuttavia, che solo una porzione di tali eventi è attribuibile a colpa medica.
Alcune delle condizioni più comuni derivanti da lesioni alla nascita includono:
- Asfissia neonatale ed encefalopatia ipossico-ischemica
- Paralisi cerebrale infantile
- Convulsioni
- Ritardi nello sviluppo
- Ittero e kernittero
- Infezioni come sepsi o meningite
- Emorragie intracraniche (emorragie cerebrali)
- Leucomalacia periventricolare
I danni da parto possono essere il risultato di errori medici e malasanità durante il travaglio e il parto o dopo la nascita, compreso non solo il periodo di ricovero del bambino presso il reparto di terapia intensiva neonatale (TIN) ma anche e, soprattutto, il precedente arco temporale tra la nascita e le dimissioni o il trasferimento al TIN, con particolare riferimento alle procedure di intubazione e rianimazione del neonato.
Alcuni esempi di errori medici che possono portare a un danno al neonato includono:
- Mancato monitoraggio o ritardo nel velocizzare il parto in caso di sofferenza fetale. La sofferenza fetale indica che il feto è in pericolo a causa di mancanza di ossigeno e può richiedere interventi come un parto cesareo di urgenza. Più a lungo il bambino viene lasciato in condizioni di privazione di ossigeno nel grembo materno, più è probabile che subisca danni cerebrali permanenti e gravi.
- Uso improprio dei farmaci per l'induzione del parto o di strumenti per velocizzare il parto come la ventosa ostetrica o il forcipe. Questi metodi, benché siano finalizzati ad agevolare il parto vaginale, a volte possono essere utilizzati in maniera non corretta o in circostanze in cui il parto vaginale è impossibile o molto pericoloso.
- Cattiva gestione di anomalie della presentazione fetale, come quella podalica, o problemi relativi a cordone ombelicale, placenta o utero. Esistono naturalmente circostanze in cui accadono eventi tragici che sono completamente fuori dal controllo del sanitario che assiste la gestante. Tuttavia, molte complicazioni della gravidanza e del parto possono essere prevenute o gestite in modo sicuro quando i sanitari eseguono gli esami e i test indicati, rimangono vigili al fine di prevenire eventuali potenziali problemi che possono sorgere e sono pronti a rispondere ad un'emergenza, se necessario.
- Mancata predisposizione di precauzioni in una gravidanza ad alto rischio. Il ginecologo deve avere familiarità con i fattori che classificano una gravidanza come "ad alto rischio", come il diabete gestazionale, la preeclampsia, l'infezione materna, l'obesità materna e l'età materna avanzata. Le donne con gravidanze ad alto rischio devono essere attentamente monitorate e in alcuni casi possono richiedere ulteriori misure di sicurezza, come il parto cesareo programmato.
- Il mancato trattamento corretto di un bambino che ha già subito una danno da parto. Ad esempio, ai neonati che hanno patito carenza di ossigeno durante il travaglio ed il parto dovrebbe essere somministrata la terapia ipotermica entro sei ore dall'insulto originale. Questo può ridurre al minimo i danni cerebrali permanenti.
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Come faccio a sapere se mio figlio ha un danno da parto?
Ad alcuni neonati può essere diagnosticata una lesione alla nascita, come l'encefalopatia ipossico-ischemica, poco dopo la nascita.
Altre volte, la lesione alla nascita di un bambino può non essere notata fino a quando esso non abbia 5 o 6 anni e non siano state compiute alcune tappe dello sviluppo.
Se il tuo bambino non ha raggiunto alcune tappe dello sviluppo o ti è stato detto che il tuo bambino ha un ritardo del linguaggio o un tono muscolare anormale, è fondamentale assicurarsi che il bambino stesso sia visitato da un neuropsichiatra infantile e sia sottoposto ad un esame per immagini nell'area dell'encefalo, come la risonanza magnetica, per determinare se vi siano danni cerebrali.
Cosa devi fare se sospetti che i danni di tuo figlio possano essere causati da malasanità?
Se ritieni che la malasanità possa essere stato un fattore della lesione del tuo bambino, dovresti prendere in considerazione la possibilità di contattare un avvocato con esperienza in malasanità nel parto.
Se il tuo bambino ha una condizione che sospetti sia stata causata da negligenza medica durante o dopo il parto, dovresti contattare un avvocato che si concentri prevalentemente su casi di danni da parto, ed in particolare uno che abbia gestito casi che coinvolgono il tipo specifico di lesioni che il tuo bambino ha.
Avvocati per casi di malasanità riguardanti bambini neonati
Se stai cercando l'aiuto di un avvocato, è molto importante scegliere un avvocato e uno studio di grande esperienza. L'avvocato Stefano Gallo, presedente dello studio legale GRDLex Danni da Parto (Gallo & Partners) si occupa quasi esclusivamente di casi di lesioni alla nascita dal 2007; la maggior parte dei suoi casi riguarda encefalopatia ipossico-ischemica e paralisi cerebrale. L'avv. Gallo è stato premiato come "Avvocato dell'anno 2019 nel settore risarcimento del danno" nel prestigioso "Le Fonti Awards". E' membro del comitato direttivo della Società Italiana degli Operatori del Diritto Sanitario (SIODIS) ed ha conseguito il Master in Management e Responsabilità delle Strutture Sanitarie organizzato dalla Scuola Medica Ospedaliera.
Se a tuo figlio è stata diagnosticata una lesione alla nascita, gli avvocati di GRDLex (Gallo & Partners) possono aiutarti.
Abbiamo assistito bambini in tutta Italia in procedure di risarcimento per danni alla salute, danni morali ed esistenziali, spese mediche e perdita di capacità di lavoro.
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FONTI
- E' boom di infezioni ospedaliere in Italia: 49 mila morti l'anno, reperito in data 10/04/2020 su http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/boom-di-infezioni-ospedaliere-in-Italia-49mila-morti-anno-9be9182b-1e30-4d24-a166-9424981a3e3e.html
- Ayres-de-Campos, Diogo. “Acute Fetal Hypoxia/Acidosis.” Obstetric Emergencies. Springer International Publishing, 2017. 7-25.
- Bobrow, Catherine S., and Peter W. Soothill. “Causes and consequences of fetal acidosis.” Archives of Disease in Childhood-Fetal and Neonatal Edition 80.3 (1999): F246-F249.
- Ipotermia Terapeutica, reperito in data 10/04/2020 su http://www.ospedalebambinogesu.it/ipotermia-terapeutica#.XpCfDsgzbIU
- Low, J. A., Froese, A. F., Galbraith, R. S., Sauerbrei, E. E., McKinven, J. P., & Karchmar, E. J. (1990).
- The association of fetal and newborn metabolic acidosis with severe periventricular leukomalacia in the preterm newborn. American Journal of Obstetrics & Gynecology, 162(4), 977-982.
- Szpecht, D., Szymankiewicz, M., Nowak, I., & Gadzinowski, J. (2016). Intraventricular hemorrhage in neonates born before 32 weeks of gestation—retrospective analysis of risk factors. Child’s Nervous System, 32(8), 1399-1404.