I danni da parto spesso si riducono a una questione di quali eventi si sono verificati all'interno dell'utero durante lo sviluppo o durante il processo del parto. Spesso, se vogliamo capire cosa è successo al feto in un momento cruciale della gravidanza, dobbiamo avere una chiara comprensione di come quel feto è posizionato all'interno dell'utero o del canale del parto.
Negli anni '70, alle donne affette da lupus veniva spesso sconsigliato di rimanere incinte a causa di complicazioni associate che possono rendere la gravidanza pericolosa sia per la gestante che per il feto.
Oggi, i medici riconoscono che un'adeguata supervisione medica ed un'attenta tempistica consentono alle maggior parte delle donne affette da lupus di portare avanti la gravidanza con esito favorevole (1).
Tuttavia, è importante notare che le gravidanze che coinvolgono il lupus dovrebbero essere classificate come ad alto rischio ed i medici che assistono la gestante dovrebbero fornire un ampio monitoraggio e assistenza prenatale al fine di garantire la salute della madre ed evitare che il bambino possa subire lesioni alla nascita.
La precoce fuoriuscita di liquido amniotico durante la gravidanza è associata ad un aumento del rischio di lesioni al neonato. Alcune gestanti hanno difficoltà a capire se stiano veramente perdendo liquido amniotico o se si tratti della fuoriuscita di un'altra sostanza (come l'urina o le perdite vaginali). Quindi è importante consultare un medico se c'è qualche incertezza.
Continuate a leggere per saperne di più sulla funzione del liquido amniotico, i livelli normali del liquido amniotico nelle varie fasi della gravidanza e quali condizioni possono essere sospettate in seguito in caso di perdita.
Molti casi di paralisi cerebrale infantile sono causati da complicanze che si verificano intorno al momento del parto (danni da parto). Partendo da tale constatazione, Sandra Julsen Hollung e colleghi hanno ipotizzato che i miglioramenti nella cura ostetrica e neonatale potrebbero ridurre l'incidenza della paralisi cerebrale infantile.
Secondo uno studio pubblicato sull'International Journal of Epidemiology, l'uso di aspirina e acetaminofene durante la gravidanza è stato collegato alla possibilità di sviluppo di paralisi cerebrale nel feto.
Ricercatori dell'Università di Copenhagen, in Danimarca, hanno analizzato circa 190.000 coppie madre-figlio durante questo studio e hanno scoperto che le donne che hanno assunto l'aspirina almeno una volta durante la gravidanza avevano più del doppio delle probabilità di avere bambini con paralisi cerebrale spastica bilaterale.