Cosa significa?
La condizione indicata come “dilatazione ex vacuo dei ventricoli cerebrali” è un’allargamento compensatorio degli spazi del liquido cerebrospinale, cioè dei ventricoli cerebrali e degli spazi subaracnoidei, conseguente ad una perdita di volume dell'encefalo (contenuto della scatola cranica) derivante da condizioni patologiche, come, nei neonati, l'anossia perinatale e conseguente encefalomalacia multicistica.
Può essere indicata anche come “idrocefalo ex vacuo” per descrivere l'aumento del volume del liquido cerebrospinale causato dalla perdita di volume del cervello. Di solito, tuttavia, non viene chiamata con il termine idrocefalo. Si prega di fare riferimento all'articolo sull'idrocefalo per informazioni specifiche su questa condizione.
Da cosa è causata?
Si verifica a causa di condizioni patologiche che promuovono la diminuzione del volume cerebrale come:
- Degenerazione cerebrale generalizzata (es. malattia di Alzheimer e leucodistrofie)
- Encefalomalacia dovuto a danno focale (es. ictus e lesioni traumatiche)
Diagnosi differenziale
In alcuni casi, distinguere l'idrocefalo primario dall'atrofia con conseguente allargamento compensatorio degli spazi del liquido cerebrospinale come causa della ventricolomegalia può essere, a volte, impegnativo nell'interpretazione dell'immagine.
Al riguardo, giova indicare di seguito le caratteristiche radiografiche dell’idrocefalo:
- dilatazione delle corna temporali
- mancanza di dilatazione delle fessure paraippocampali 4
- raggio del corno frontale aumentato
- angoli ventricolari acuti
- edema interstiziale periventricolare dal flusso transependimale
- flusso intraventricolare vuoto dal movimento del liquido cerebrospinale alla risonanza magnetica
- allargamento del terzo recesso ventricolare: piano sagittale
- spostamento verso l'alto del corpo calloso 3: piano sagittale
- depressione del fornice posteriore: piano sagittale medio
- ridotta distanza mamillopontina: piano mediosagittale
- angolo calloso stretto
- segno del solco cingolato
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